martedì, marzo 20, 2007

IL TEMPORALE? UNA BELLA IDEA


Ieri pomeriggio il cielo sopra la cascina si è colorato di nero pece, di grigio chiaro, di viola scuro. Ne ho approfittato per far bollire l'acqua per una tisana, per sistemarmi sul balcone avvolto in una coperta e per accendermi una sigaretta di troppo. Davanti a me sembrava prepararsi uno spettacolo spaventoso e magnifico al tempo stesso e, come ovvio, ero intenzionato a non perdermi nemmeno una goccia d'acqua, un chicco di grandine, un fulmine in lontananza. E invece, nel giro di un attimo, si è spento tutto. Sono rimasto fermo, con la mia sigaretta tra le labbra, ad aspettare i primi brontolii di un temporale che non è mai iniziato. Sarà per la prossima volta. Perché, ovvio, ci sarà una prossima volta.

sabato, marzo 17, 2007

IL GIOCO DELLA GALASSIA


Chiunque conosca bene il traballante Magiustra può tranquillamente immaginarsi la sua reazione innanzi al fantasioso trailer di Super Mario Galaxy, ovvero di quella che sarà la prossima stravagante avventura dell'idraulico di Kyoto. Per chi, come il Nostro, è stato per anni lasciato a mollo in una bacinella colma di pillole colorate, funghi saltellanti, curiosissime colline con gli occhioni spalancati e giganteschi tubi verdi, questo filmato è una sorta di giro sulle montagne russe. Ci si ritrova alla fine con un ingenuo sorriso sulle labbra e con una gran voglia di pantaloncini corti, di ginocchia sbucciate e di tiepide serate autunnali. Il che, per un vecchio amaro, cinico e malinconico come il Magiustra, ha veramente del miracoloso. Già già.

IL REGNO DEI FUNGHI


Giusto un paio di note a margine, visto che qualche giorno fa a San Francisco si è tenuta la Game Developers Conference. Bella manifestazione, si dice, e magnifica esibizione di Shigeru Miyamoto, il papà di Super Mario, di Donkey Kong e di tutti i Pikmin del mondo. Per seguirla vi bastano un clic e un'oretta di tempo libero, oltre ad una sana e genuina curiosità. Il buon vecchio Miyamoto, nel corso della sua chiacchierata, ha trovato il tempo di prendere le distanze dal mondo dei videogiochi comunemente inteso, di farci intravedere uno dei futuri possibili e di giocherellare con i pensieri come uno svagato fumatore. Impossibile non amarlo, così come è impossibile non adorare l'esercito di Goomba che, da qualche settimana a questa parte, ha preso possesso di buona parte del giardino magiustrico. Succedono cose strane, da queste parti. Forse perché il Regno dei Funghi, a ben guardare, è in ogni dove.

BIG IN JAPAN


E così, da quasi due settimane, Poborski e Ceccu$ sono in giro per il Giappone. Mica male, come trasferta. Le ultime voci vogliono il dinamico duo di cui sopra affamato e infreddolito. Il che, considerate le alghe e la neve, tutto sommato ci può anche stare. L’importante, ovvio, è che il freddo e la fame non impediscano loro di ammassare regali, omaggi, pensieri e souvenir per il prode Magiustra.
Al momento il Nostro è già impegnato a sognare la sua montagna di gioiellini nipponici: socchiudendo gli occhi quasi riesce a intravedere un paio di numeri di Famitsu, una maglietta rubata alla bottega di Tom Nook, un paio di stampe di Miyazaki e, ovvio, un cappellino con le orecchie da Pokémon.
In realtà, però, quello che pare veramente importante è il materiale fotografico che Poborski e Ceccu$ si porteranno sulle spalle al momento del rientro. L’impressione magiustrica è quella di potersi trovare innanzi ad una manciata di fotografie capaci di convincerlo (una volta per tutte) a prenotare un paio di biglietti aerei per raggiungere Kyoto, Tokyo e Osaka.
Ma la data del rientro della batterista e dell’illustratore ufficiale dei The New Daisy Godzilla è ancora lontana, e per attenderla non vi è molto di meglio da fare che mettersi a guardare vecchie partite di tennis dell’istrionico McEnroe. In realtà ci sarebbero anche mille e mille altre cose da studiare e con cui giocherellare, ma quando si viene fuori da due settimane di lavoro fuori dall’ordinario, le energie residue bastano appena a trascinarsi verso il divano e a spegnersi un po’.
In realtà, se le condizioni climatiche si dovessero mettere per il meglio, l’infaticabile Magiustra questa volta potrebbe pure arrampicarsi verso quella che è la sua Valle, nel tentativo di farsi sistemare l’umore dall’aria gelida e birichina che si respira ai piedi del Gridone (o giù da quelle parti).
Digressioni, comunque. Chiunque riesca a passare dal Giappone a Malesco nel giro di una manciata di righe dovrebbe essere guardato con sospetto. Perché non è normale immaginarsi in giro per Tokyo con tanto di kilt scozzese, anfibi e maglietta dell’Atari, così come non è salubre pensarsi in quel di Gurro con un barbone enorme come unico compagno di vita. Anche se, a dire il vero, il Magiustra sistemato nella sua Valle qualcuno lo vedrebbe pure bene. Soprattutto se agghindato alla sua maniera, ovvero con un buffissimo cappello da Pikachu sistemato sopra le orecchie e con una enorme salopette verde a fasciargli l’ormai impressionante struttura muscolare. Due viaggi e ancora non mi sono mosso dal divano. Questo, salvo imprevisti, sarà un buon sabedì.

venerdì, marzo 16, 2007

THE BEACH BOYS: GOD ONLY KNOWS


I may not always love you
But long as there are stars above you
You never need to doubt it
I'll make you so sure about it

God only knows what I'd be without you

If you should ever leave me
Though life would still go on, believe me
The world could show nothing to me
So what good would living do me

God only knows what I'd be without you

God only knows what I'd be without you

If you should ever leave me
Well life would still go on, believe me
The world could show nothing to me
So what good would living do me

God only knows what I'd be without you
God only knows what I'd be without you
God only knows

mercoledì, marzo 14, 2007

L'ARANCIA DI MUNARI


L'oggetto è costituito da una serie di contenitori modulati a forma di spicchio, disposti circolarmente attorno a un asse centrale verticale al quale ogni spicchio appoggia il suo lato rettilineo, mentre tutti i lati curvi volti verso l'esterno danno nell'insieme come forma globale una specie di sfera.
L'insieme di questi spicchi è raccolto in un imballaggio ben caratterizzato sia come materia che come colore: abbastanza duro alla superficie esterna e rivestito con una imbottitura morbida interna di protezione tra l'esterno e l'insieme dei contenitori.
[...] Ogni contenitore è a sua volta formato da una pellicola plastica, sufficiente per contenere il succo, ma naturalmente abbastanza manovrabile. Un debolissimo adesivo tiene uniti gli spicchi fra loro per cui è facile scomporre l'oggetto nelle sue varie parti tutte uguali. L'imballaggio, come si usa oggi, non è da ritornare al fabbricante ma si può gettare.
[...] L'arancia quindi è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l'assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Persino il colore è esatto, in blu sarebbe sbagliato.