IL TEMPORALE? UNA BELLA IDEA (PARTE II)
Questa volta l’ho beccato in pieno (come si può ben vedere dall’immagine incollata qui sopra) il mio dannatissimo temporale personale. Il problema è che pure il temporale in questione è riuscito nella decisamente improbabile impresa di colpire in pieno il sottoscritto, lanciando fulmini e saette verso il tetto della sempre più pericolante Cascina Magiustrica. Uno dei lampi più birichini, scagliato da qualcuno sistemato tra le nuvole che mi deve avere in antipatia, si è addirittura infilato su per i cavi elettrici che si rincorrono nei muri, risalendo fino alla mia temibile accoppiata modem/base Airport facendola saltare per aria una volta per tutte.
Nemmeno a dirlo, quindi, sono rimasto per l’ennesima volta senza connessione infernet. Poco male, comunque: sono piuttosto stanco, assai stufo e giusto un filo nauseato. Qualche giorno senza e-mail, senza forum e senza chiacchierate su GAF mi farà decisamente bene. Il Magiustra, mai come in questo periodo, sente infatti il bisogno di mettere il testino fuori di casa per respirare un po’ di vita vera. Una gita nella mia Valle, nel corso delle prossime settimane, è proprio quello che ci vuole. Prima di partire, ovvio, mi accerterò di aver scollegato dalle prese elettriche televisori, stereo e computer. Perché i temporali sono sì una buona idea, ma solo e soltanto se non ti prendono di mira e se ti riesce di goderteli stando sotto le coperte, con un pacchetto di sigarette a tenerti compagnia e (magari) una manciata di champignon in pastella da sgranocchiare di tanto in tanto, tra un malinconico, lascivo, maleducato sbadiglio e l’altro.
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