martedì, febbraio 20, 2007

MENS SANA IN CORPORE SANO


“Mente sana in corpo sano”, andavano dicendo in tempi più civilizzati. Per il mondo classico l’ideale della perfezione umana era un armonico equilibrio tra le facoltà dell’intelletto e quelle del corpo. Se questo è malato, lo spirito perde vigore. E viceversa. Giovenale, nelle Satire, arrivò a esporre questo concetto con un’eleganza che, nella traduzione in italiano curata da Guido Vitali, è andata purtroppo irrimediabilmente perduta:

"... se qualcosa chiedere tu vuoi
o offrire sacre salsicce e interiora
di candido porcello, allor tu chiedi
l’aver sana la mente in corpo sano.
Chiedi un cuor saldo, che timor non abbia
della morte, che ponga anzi tra i doni
di Natura l’estrema ora di vita,
che sappia sopportare ogni travaglio,
che non conosca l’ira, che non brami
nulla."

Tutto questo per dire che, da un paio di settimane a questa parte, l’atletico Magiustra è fermo ai box. Un esercizio eseguito troppo di fretta, e un carico di pesi troppo elevato per la sua comunque già impressionante muscolatura, sono riusciti a bloccare gli sforzi ginnici del nostro eroe. Che quindi, nemmeno a dirlo, si è ritrovato tra le mani non solo un corpicino paralizzato all’altezza della spalla sinistra, ma anche un gomitolo di brutti pensieri che non è mica tanto facile sgarbugliare.
L’infortunio, comunque, non è bastato a calmare lo spirito inquieto del Nostro, che nei giorni appena trascorsi si è sfogato con pennelli, rulli e latte di vernice. Datemi un attimo di tempo e vi farò vedere di cosa è stato capace questo ispiratissimo imbianchino. Per ora vi basti sapere che, se mai la Sistina dovesse aver bisogno di una “mano di rosso”, allora i vescovi con il cappello da Mazinga non potranno far altro che tenermi in seria, serissima, considerazione.