MENS SANA IN CORPORE SANO
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“Mente sana in corpo sano”, andavano dicendo in tempi più civilizzati. Per il mondo classico l’ideale della perfezione umana era un armonico equilibrio tra le facoltà dell’intelletto e quelle del corpo. Se questo è malato, lo spirito perde vigore. E viceversa. Giovenale, nelle Satire, arrivò a esporre questo concetto con un’eleganza che, nella traduzione in italiano curata da Guido Vitali, è andata purtroppo irrimediabilmente perduta:
"... se qualcosa chiedere tu vuoi
o offrire sacre salsicce e interiora
di candido porcello, allor tu chiedi
l’aver sana la mente in corpo sano.
Chiedi un cuor saldo, che timor non abbia
della morte, che ponga anzi tra i doni
di Natura l’estrema ora di vita,
che sappia sopportare ogni travaglio,
che non conosca l’ira, che non brami
nulla."
Tutto questo per dire che, da un paio di settimane a questa parte, l’atletico Magiustra è fermo ai box. Un esercizio eseguito troppo di fretta, e un carico di pesi troppo elevato per la sua comunque già impressionante muscolatura, sono riusciti a bloccare gli sforzi ginnici del nostro eroe. Che quindi, nemmeno a dirlo, si è ritrovato tra le mani non solo un corpicino paralizzato all’altezza della spalla sinistra, ma anche un gomitolo di brutti pensieri che non è mica tanto facile sgarbugliare.
L’infortunio, comunque, non è bastato a calmare lo spirito inquieto del Nostro, che nei giorni appena trascorsi si è sfogato con pennelli, rulli e latte di vernice. Datemi un attimo di tempo e vi farò vedere di cosa è stato capace questo ispiratissimo imbianchino. Per ora vi basti sapere che, se mai la Sistina dovesse aver bisogno di una “mano di rosso”, allora i vescovi con il cappello da Mazinga non potranno far altro che tenermi in seria, serissima, considerazione.
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