IL COLPO DELLA STREGA
Anni fa, tanti anni fa, ovvero prima che Tania venisse a fare un giro nel mio vitino, se c’era una cosa che non mi faceva paura per nulla era il dolore fisico. Pare strano a dirsi, ma non lo sentivo proprio. Era quel periodo fatto di sigarette spente sul braccio, per intenderci. Lo stesso periodo della doccia gelida, della casa senza riscaldamento e della più buia disperazione.
Tutta un’altra roba rispetto ad adesso, che sono cresciuto più saggio e ho imparato a coccolarmi un po’. Sotto certi punti di vista è stato un po’ come ritrovare la propria fisicità, dopo anni passati a sfruttare il corpo come una sorta di automobile, ovviamente utilizzata solo e soltanto per portare il cervello a destra e a manca. E se mi conoscete saprete bene quanta poca cura io presti alla pulizia, all’ordine e alla manutenzione della mia macchina...
Resta il fatto che il rendersi conto di avere un corpicino si è portato dietro qualche scocciatura di quelle che più puoi farne a meno e meglio è, ovvero i dolori, i risentimenti e i fastidi “fisici”. Stranamente, a differenza di quanto accade di solito, questa volta non è la parte sinistra della schiena, quella all’altezza della spalla, ad essere la causa scatenante di mal di testa, nevrosi e preoccupazioni. No, questa volta l’epicentro è la base della spina dorsale.
Buffo anche "il come" mi sia infortunato. Un attimo prima ero piegato verso il lavandino tutto intento a spruzzarmi l’acqua sugli occhi (uno dei miei passatempi preferiti, caso mai la curiosità vi stesse facendo la linguaccia), un attimo dopo ero praticamente bloccato sul posto. Nel bel mezzo della simpatica animazione c’è stato pure il tempo per uno starnuto, dovuto dall’ormai proverbiale allergia all’ambrosia e causa scatenante della contrattura.
Quello che mi ha paralizzato i più lo chiamano “Il Colpo della Strega” e, adesso che l’ho sperimentato in prima persona, capisco pure il perché: è improvviso, è cattivo ed è pure un po’ ingiusto. Fisicamente, infatti, era da tempo che non mi sentivo così tonico e reattivo come in queste ultime settimane. Speravo che l’idea di rimettermi in riga sul piano fisico, ovvero quella di ritornare a piacermi almeno un po’, potesse essere un buon appiglio per la risalita. E visto come mi sento da due giorni a queste parte, tutto sommato, mi pare di poter dire che probabilmente ci avevo visto pure giusto. Il Colpo della Strega, infatti, non mi ha portato solo il mal di schiena e la (semi)paralisi, ma anche un po’ di sfiga (di cui si parlerà a tempo debito: roba del lavoro, comunque) e un po’ di malinconie assortite. Appena mi rimetterò in sesto il mio cazzo di pianeta ne vedrà delle belle. E le streghe faranno bene a nascondersi. E in fretta, già già, in fretta.
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